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Conservativa

carie
carie dentale
carie radiografia

La conservativa è la branca dell’odontoiatria che si occupa della cura della carie.

La lesione cariosa è la più diffusa malattia infettiva al mondo.

Un report OMS del 2003 ci mostra come la carie sia legata alle abitudini alimentari, infatti è sostenuta da alcuni ceppi batterici i quali sono stimolati da zuccheri che devono ritrovarsi in un ambiente specifico e in siti specifici su pazienti che hanno predisposizione a sviluppare la malattia (eziologia multifattoriale).

Tali batteri agiscono demineralizzando lo smalto dentale e penetrando all’interno del dente.

Compito del dentista è quello di intercettare precocemente le lesioni cariose onde evitare la contaminazione del tessuto pulpare che comporterebbe la necessità di devitalizzare il dente.

La cura della lesione cariosa prevede la rimozione del tessuto cariato per mezzo di frese rotanti che eliminano lo smalto e la dentina coinvolti.

Le successive procedure vengono scelte in base alla quantità di tessuto dentale sano residuo e a seconda dell’attività funzionale e parafunzionale che il paziente esercita nella propria bocca.

Abbiamo così la possibilità di scegliere tra tecniche dirette, eseguite cioè direttamente in bocca al paziente, come l’otturazione in materiale composito o in amalgama, nel caso in cui i tessuti sani residui siano sufficienti per garantire un successo clinico nel lungo periodo, oppure tra tecniche indirette, come gli intarsi, che vengono eseguiti in laboratorio sul modello in gesso della bocca del paziente e poi successivamente cementati in bocca, e che possono essere in composito, in ceramica o in oro.

La conservativa si occupa anche dell’estetica del sorriso del paziente. Le faccette sono un trattamento cosmetico ed estetico che mira a modificare la forma degli elementi dentari anteriori andando a cementare adesivamente su di essi delle lamine di ceramica o composito.

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