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Parodontologia

LA CURA DELLA PARODONTITE A VENARIA.

Interventi odontoiatrici specializzati nello Studio Dentistico Furnari

 

La Parodontite è la branca dell’odontoiatria che studia il parodonto, il quale comprende i seguenti tessuti: la gengiva, il legamento paradontale e l’osso alveolare.

La Parodontologia si occupa della terapia della malattia parodontale (o piorrea), che si manifesta, in soggetti predisposti, inizialmente sotto forma di gengivite e, negli stadi più avanzati della malattia, di parodontite.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GENGIVITE

La gengivite è un processo infiammatorio cronico che coinvolge la gengiva in risposta ad un insulto determinato dalla placca batterica; il soggetto può così presentare gengive con un aspetto edematoso e con frequente riscontro di sanguinamento allo spazzolamento o, nei casi più avanzati, spontaneo.

La cura della gengivite prevede la rimozione del fattore causale, ossia la placca e il tartaro, attraverso sedute di igiene professionale in studio combinate con un corretto mantenimento dell’igiene orale domiciliare, che porta ad una restitutio ad integrum dei tessuti infiammati.

PARODONTITE

Se non curata, la gengivite può evolvere in parodontite, che è un processo infiammatorio cronico che coinvolge il parodonto profondo (osso- legamento parodontale- cemento radicolare). E’ una patologia multifattoriale, causata da batteri definiti parodonto-patogeni, ma in cui fondamentale è il ruolo del fattore genetico e comportamentale (es. il fumo). Essa, a differenza della gengivite, è irreversibile, in quanto può essere tenuta sotto controllo da un corretto mantenimento dell’igiene orale, ma i tessuti distrutti dai batteri non possono essere ripristinati. Tali batteri, infatti, determinano il riassorbimento dell’osso che circonda la radice del dente, portando così alla formazione delle cosiddette “tasche” e ad un’aumentata mobilità dentale. Le “tasche”, che possono essere diagnosticate in seguito ad un accurato sondaggio parodontale, rappresentano una sorgente di batteri, e sono eliminabili solo in seguito a procedure chirurgiche di resettiva ossea o rigenerativa.

Recenti studi indicano una correlazione tra malattia parodontale e alcune patologie sistemiche come il diabete, il parto prematuro e l’infarto

DIAGNOSI

La prima fase di diagnosi prevede la compilazione dell’anamnesi, importante perché ci sono alcune parodontiti che hanno aggregazione familiare, come la parodontite aggressiva, per cui occorre valutare positività a familiarità, malattie sistemiche, farmaci assunti e abitudini di vita (fumo, livello di igiene del paziente)

In prima visita, il paziente viene poi sottoposto al sondaggio parodontale, procedura effettuata attraverso l’utilizzo di sonde parodontali millimetrate che servono per valutare la profondità del solco gengivale, il quale in condizioni di salute misurerà 3 mm o meno, mentre in seguito a perdita di attacco clinico per azione batterica potrà misurare tra i 4 e i 6 mm (parodontite moderata) o più di 6 mm (parodontite grave).

Durante il sondaggio vengono valutati anche altri aspetti:

  • Estensione delle recessioni

  • Coinvolgimento delle forcazioni dei denti pluriradicolati con sonda di Nabers

  • Presenza di tartaro e di restauri debordanti

  • Mobilità dentale

  • Sanguinamento al sondaggio

A completare il quadro diagnostico, nei pazienti a cui vengono rilevati sondaggi patologici viene eseguito l’ERSE (esame sistematico radiografico endorale), definito anche status radiografico, costituito da 9 rx piccole e 8 rx grandi più 4 bitewing verticali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA TERAPIA PARODONTALE

                   

La terapia d’elezione per la malattia parodontale è la terapia non chirurgica, o causale, che rappresenta il 90% dei trattamenti parodontali e che esita in una riduzione della profondità di sondaggio, del sanguinamento gengivale e della mobilità dentale.

Ad essa è necessario accompagnare una motivazione e istruzione del paziente nel mantenimento dell’igiene orale domiciliare, attraverso la spiegazione delle corrette manovre di spazzolamento e di utilizzo di presidi quali scovolino e filo interdentale.

La terapia causale prevede la rimozione dei depositi di placca e tartaro sopra- e sotto-gengivali attraverso l’utilizzo di strumentazione manuale e meccanica: per quanto riguarda la strumentazione manuale si utilizzano le curette di Gracey, specifiche per ogni sito che si vuole raggiungere, mentre per quanto riguarda la strumentazione meccanica ci si avvale di apparecchi sonici o ultrasonici, gli ablatori, che hanno come vantaggio il fatto di velocizzare le procedure, semplificandole.

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